Smog, non chiamiamola emergenza
Con l’arrivo dell’inverno scattano le allerte per l’inquinamento in città e i blocchi del traffico. Ma la loro utilità è limitata: il riscaldamento residenziale inquina più che i trasporti.
Leggi la rassegna stampa “La microcogenerazione abbatte emissioni e costi”.
Come ormai consuetudine da diversi anni, a ridosso delle festività natalizie scatta l’allerta inquinamento atmosferico nelle grandi città del Centro e Nord Italia. La risposta dei Comuni è sempre la stessa: blocchi del traffico a oltranza fino al rientro dei valori sotto la soglia di sicurezza. Anche quest’anno non fa eccezione.
Sono misure che hanno un’utilità solo nell’immediato e che non risolvono quella che non può più essere chiamata emergenza, dato che si ripresenta con costanza ogni inverno. Si tratta di un problema che necessita di un approccio strutturale e non contingente.
Una serie di studi hanno messo in luce che, soprattutto nelle città del Nord, la maggior parte dell’inquinamento proviene dal riscaldamento domestico e non dalle automobili. Agire quindi solo sul traffico, oltretutto con interventi una tantum, aiuta ma non risolve il problema. Quello che serve è promuovere il passaggio a tecnologie per il riscaldamento più efficienti.
Tra queste ultime, la microcogenerazione è la soluzione più ecologica. Un microcogeneratore alimentato a metano emette ogni anno ZERO kg di PM10, ovvero le particelle inquinanti che vengono monitorate per valutare la qualità dell’aria.
I microcogeneratori della linea TOTEM sono i sistemi più efficienti ed ecologici della loro categoria, con livelli di emissioni di ossidi di nitrogeno (NOx) venti volte inferiori rispetto ai limiti europei. Secondo uno studio pubblicato da Althesys, qualora si producesse l’intero fabbisogno di calore residenziale con i microcogeneratori, si eviterebbero fino a 30 mila morti premature all’anno per l’inquinamento atmosferico.
Fai una scelta responsabile, con i micro-cogeneratori TOTEM produci energia e calore nel pieno rispetto dell’ambiente.
