Un nuovo video mostra come una tecnologia italiana può migliorare la qualità dell’aria
Ridurre l’impatto del riscaldamento residenziale sulla qualità dell’aria è possibile oggi grazie ai moderni sistemi di microcogenerazione. Questa tecnologia, nata in Italia, ha raggiunto l’apice dell’innovazione nel nuovo TOTEM, erede diretto del primo microcogeneratore al mondo.
L’inquinamento atmosferico è, in Italia e nel mondo, un problema grave e persistente. Le emissioni di particolato atmosferico (PM 2.5 e PM10) e di ossidi di azoto (NOx) avvelenano l’aria delle nostre città e provocano ogni anno un elevato numero di decessi per patologie correlate, circa 80.000 l’anno secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, per un costo sanitario, stimato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, pari a 97 mld di euro l’anno.
Nelle città del nord Italia si registra la peggiore qualità dell’aria: dieci degli undici capoluoghi di provincia che hanno superato per cento giorni il limite per le polveri sottili di 50 µg/m3 si trovano nella Pianura Padana (rapporto Mal’Aria 2018, Legambiente).
La causa non è solo il traffico veicolare, ma anche e soprattutto il riscaldamento domestico. Infatti, la generale arretratezza del patrimonio edilizio italiano, unita all’obsolescenza dei sistemi di climatizzazione invernale, rende il settore responsabile di oltre il 60% delle emissioni primarie di particolato (Informative Inventory Report 2017, ISPRA).
Esiste però una tecnologia, tutta italiana, che può contribuire a risolvere il problema. Questa tecnologia si chiama microcogenerazione e consiste nella generazione combinata di calore ed elettricità a partire da un unico combustibile, tipicamente metano, in sistemi di potenza ridotta.
Il TOTEM è l’erede del primo microcogeneratore al mondo realizzato nel centro ricerche FIAT nel 1978. Pur conservando l’idea alla base del primo brevetto, il nuovo TOTEM si avvale delle più recenti tecnologie automotive e le integra con le nuove soluzioni dell’industria 4.0, in particolare l’Internet of Things e il cloud computing. Il risultato è un microcogeneratore che, oltre a inquinare di meno, permette di risparmiare fino al 40% dei costi della bolletta di luce e gas.
Il video, facendo inizialmente il punto sulla situazione dell’inquinamento atmosferico in Italia, ripercorre la storia del microcogeneratore TOTEM attraverso la voce di due protagonisti della sua evoluzione, Agostino Re Rebaudengo, presidente di TOTEM ENERGY, e Stefano Re Fiorentin, consigliere delegato per l’innovazione che si è occupato di reingegnerizzare il brevetto iniziale.